Senza alcun dubbio rispondere alla domanda chi è Babbo Natale significa cogliere la magia del Natale, il protagonista tra i ricordi più preziosi che ognuno di noi colleziona vivendo. C’è chi lega questa figura panciuta ad un preciso periodo della propria esistenza, generalmente legato all’infanzia. Scopriremo però che Babbo Natale oltre a prenderci per mano da piccoli, potrebbe continuare accompagnarci mettendo a disposizione l’essenza del Natale in ogni fase della nostra crescita (se saremo disposti a consentirglielo).
Chi è Babbo Natale per il bambino
E niente, qui siamo nel più profondo della Magia del Natale… dove tutta la Vita è una magia, perché gli occhi e la testa di un bambino sono puri come la sua anima. E’ una condizione speciale perché nel bambino non ci sono differenze (almeno quelle che vedono i grandi) e come il più volenteroso degli apprendisti, sta lì, a ricevere ciò che il mondo gli offre. Non importa che sia bene o male,
il bambino che crede in Babbo Natale ha una fiducia nel buono. Perché in fondo, il Natale rappresenta una grande chance di riscatto per chi, più sfortunato rispetto ad altri, decide di “Fare il Bravo”. Ovvio che un Bambino avanzerà la propria promessa a mamma e papà, sarà buono e riceverà un giocattolo come premio. Vedremo però che man mano che si cresce, fare il bravo premia in modi diversi, molto più concreti anche se a volte non tangibili. Il Bambino è oggetto di trasmissione da parte di chi ha vissuto il Natale prima di lui, e questo già ci dice molto sulla responsabilità che quel bambino acquista crescendo.
Il Natale del Bambino è la sua nascita, il calore della famiglia, i sapori e profumi delle tradizioni del luogo, perché, a prescindere da ogni credo religioso, ogni momento in cui una comunità si riunisce per portare avanti una tradizione, rappresenta un momento sacro. Babbo Natale dunque, è per il bambino, l’Amore in barba e pancia che scrive e controlla con scrupolo la famosa lista dei buoni, nella quale, avere il proprio nome scritto rappresenta la possibilità di ottenere il regalo tanto desiderato.
Babbo Natale per l’adolescente
Si cresce, ciò che siamo inizia a cedere posto a “ciò che stiamo diventando” e questo è un grande bivio nella Vita di ognuno di noi. Da qui in poi ci saranno vite che si perderanno nella convinzione di ciò che si è diventati, e vite che, seppur progredendo, lavoreranno per mantenere vivo il contatto con la propria essenza (ciò che molti chiamano il bimbo interiore, altro non è che la propria purezza). Ed è qui che l’adolescente inizia il suo percorso di crescita, i suoi atteggiamenti, la “presunzione” di sfatare le storie alle quali ha creduto fino al giorno prima a favore di una naturale voglia di affermazione della propria “avvenuta” crescita.
Babbo Natale, è una delle primissime vittime in questa delicatissima fase di Vita. Svanisce la fiducia verso la presunta esistenza fisica di un uomo in barba e pancia che porta i doni ai buoni. L’approccio tipico è quello della ribellione anche se, senza saperlo, proprio in questo momento stiamo vivendo una prova meravigliosa. Babbo Natale diventa un simbolo, e fare i buoni in questa fase di vita significa imparare CREDERE nella magia del Natale e tenere duro nonostante ciò che vediamo e viviamo voglia suggerirci l’opposto. Chi ha il coraggio, nonostante tutto ciò che possa essere avverso, di fare il buono… sceglie sicuramente la strada più difficile, ma il regalo di Babbo Natale lo riceve. Ed ecco che si torna a vivere il Natale capendone l’importanza non solo per sé stessi ma anche per chi ci circonda. Diventiamo noi stessi un bel regalo da donare alle persone intorno a noi, un regalo importantissimo specialmente per chi non crede.
Si capisce l’importanza di farsi tramite tra la saggezza di Babbo Natale e la purezza del bimbo che lo attende la notte del 24. Diventiamo praticamente un 100% Elfetto! Alla fine di questa fase si capisce in pratica che noi, persone che credono nel buono, siamo il Regalo che Babbo Natale dona al prossimo per mantenere accesa la Luce del Natale in ogni suo significato.
Chi è Babbo Natale per l’adulto
Che percorso incredibile fin qua! Abbiamo imparato a ricevere, a trasmettere, ed ora arriva il momento di donare. In questa fase di crescita, per quanto possa sembrare pazzo ciò che sto per scrivere, noi Diventiamo Babbo Natale. Avremo acquisito consapevolezza su quanto sia importante saper riconoscere il buono, e premiarlo con la nostra attenzione. Felici nel donare senza aspettarsi nulla in cambio, perché il nostro dono è un atto d’Amore puro, fine a sé stesso e non a noi stessi. Proprio così, il donare di Babbo Natale non ha secondi fini, e se ci pensate bene arriva di nascosto, perché un rischio da non correre è che le persone a cui noi decidiamo di donare qualcosa diventino debitori di qualsiasi tipo di riconoscenza nei nostri confronti. Questo creerebbe una sudditanza ingiusta. Ricordiamoci che il Regalo che riceviamo da Babbo Natale è invece un regalo conseguente al nostro comportamento orientato verso il bene (non il favore di qualcuno).
Molti di noi, con l’avanzare della Vita, vengono coinvolti in relazioni amicali o familiari che ci porteranno a contatto con bambini e adolescenti. Diverremo genitori, zii, amici di quei bambini che osservando e credendo nell’esempio che diamo, lo seguiranno (questa è la più grande responsabilità del genere umano). Se saremo arrivati a questo punto lavorando per migliorare noi stessi, questo miglioramento avrà un forte effetto su chi ci incontrerà nel suo cammino
La magia del Natale è anche la letterina a Babbo Natale
Quella della letterina per Babbo Natale è una delle prime tradizioni ad installarsi nella nostra vita di bambini. Dietro a quella che può sembrare una semplice lista di desideri, c’è una buona abitudine che non dovremmo mai perdere. Mentre scrive la letterina a Babbo Natale, il bimbo, in tutta la sua splendida purezza, si rende meritevole di ciò che desidera e chiede.
Arrivati fin qui, la vera meraviglia è che dentro di noi convivono simultaneamente un bambino puro, un 100% elfetto e Babbo Natale in persona. In ogni situazione di vita, ci sarà una di queste figure ad avere priorità sulle altre… e permettere alla Magia di Natale, quindi della nostra nascita, di rendere il nostro “viaggio” un’avventura straordinaria.
Probabilmente molti di voi avranno già smesso di leggere, ma per quei pochi che sono ancora attenti sveleremo la magia del Natale che c’è dentro ogni foglietto che inizi con: “Caro Babbo Natale…”.
Non usiamo a caso il termine Magia, perché rivolgersi a Babbo Natale apre una finestra verso quella parte di noi che siamo abituati a non ascoltare con opportuna attenzione, quando per pigrizia, quando per orgoglio, un po’ come il grillo parlante di Pinocchio. E’ una parte saggia, la nostra coscienza, quindi prima di dire “Babbo Natale non esiste” ricordiamoci che affermare una cosa del genere sarebbe un po’ come ammettere di non aver coscienza, di non esistere… che assurdità!
Ok, abbiamo fatto un grande passo avanti allora. Abbiamo appena scoperto di esistere e se saremo ancor più fiduciosi arriveremo alla consapevolezza di Essere. Ma facciamo un passo per volta. Dunque eravamo a “Caro Babbo Natale…” e qui iniziano 3 fasi ben precise a comporre la famosa letterina per Babbo Natale.
Per chi è stato così temerario da arrivare a leggere fin qui, ecco in consegna due preziose certezze:
La prima è che OGNI GIORNO E’ NATALE, la seconda è che non saremo mai troppo grandi per emozionarci davanti ad un pacchettino da scartare perché… “una notte non è sufficiente per cambiare le cose realmente, e non basta aspettare le feste perché si può essere BUONI PER SEMPRE”.