Ce lo siamo mai chiesti cosa è il Natale? Dai, proviamo ora a capire quale è il significato del Natale…
Visto? La risposta non arriva così immediata. Questo accade perché il Natale assume significati che variano da quando siamo piccoli a quando gradualmente cresciamo. Siamo dunque naturalmente portati a confonderlo tra la nostalgia dei ricordi, rischiando di ridurne il vero significato ad una ricorrenza d’abitudine.
Ma il vero significato del Natale, quello con cui specchiarsi e confrontarsi veramente, lo lasceremo per ultimo… è utile prima di tutto compiere un piccolo viaggio sulle influenze e sulle grandi luci del Natale moderno; ovvero gli accadimenti fondamentali che hanno rilanciato ciclicamente il Natale nella società occidentale (anche se vedremo poi, che il concetto del Natale è universale e non appartenente ad una particolare fetta di mondo… perché ogni fetta manifesta diversamente la stessa identica cosa).
Cosa rappresenta il Natale di ieri
Sono due le grandi luci che negli ultimi due secoli (circa) hanno portato il Natale tra la gente del mondo… di ogni parte del mondo.
La prima Luce è quella accesa da Charles Dickens nel 1843 quando ha pubblicato il suo Christmas Carol (Canto di Natale). Siamo in epoca Vittoriana e Dickens si assicura un posto da protagonista nel significato del Natale scrivendo la storia del percorso che lo scorbutico Scrooge compie per trasformarsi in una persona generosa e amorevole.
Un atto di grande infusione valoriale, perché il lettore accompagna il vecchio Ebenezer nel viaggio guidato dai tre spiriti.
Ognuno di loro gli mostra un punto di vista partendo dai suoi natali passati e dunque rivolti a se stesso, per andare nel Natale presente dove Scrooge può osservarsi in mezzo alla gente che lo circonda, per finire poi con i Natali futuri dove scopre che il futuro è conseguente al suo modo di agire, e che con quel caratteraccio non è che avesse un orizzonte così promettente! Scrooge torna indietro, si redime e decide di orientare la sua vita verso la generosità e l’amore per il prossimo.
Gli anni passano, esattamente 49 e dall’altra parte del mondo, nel 1892, nasce quasi per caso quella che poi sarebbe diventata la seconda Luce del Natale! Parliamo di Coca Cola che mette la sua bottiglietta nelle mani di un Babbo Natale rivisto e ridipinto per l’occasione. Inizia l’era del Natale POP… era in cui i simboli del Natale saranno usati (specialmente negli ultimi 40 anni) per spingere commercio e consumismo alla velocità della luce!
Da notare però che al tempo la società muoveva i primi passi verso il magico mondo del marketing, potendo contare su un livello di cultura, educazione valoriale molto diversi da quelli di oggi…
insomma dietro tutti quegli slogan e cartelli c’era ancora una certa sostanza, e per sostanza intendiamo semplicemente la consapevolezza sull’esistenza di valori come: amore verso il prossimo, verso se stessi, gentilezza, lealtà, autenticità. Vedete? La luce del Natale rende tutto più bello e caldo… anche gli ambienti e cuori più freddi! Sempre!
Il Natale oggi
L’era del Natale “Coca Cola” sta finendo e se facciamo attenzione vediamo intorno a noi un Natale che vale la pena rilanciare nel suo aspetto valoriale… altrimenti sarà sempre bello e presente esteticamente ma con poca sostanza (toh, ecco l’uomo di oggi!). Allora cosa è il Natale? Una tradizione, un periodo dell’anno, una scusa, una abitudine… quale è dunque, con sincerità, il significato che oggi diamo al Natale?
Commercio e consumismo c’erano anche prima, ma a questo punto dovremmo aver capito che era l’uomo ad essere diverso. Eravamo attenti e coltivavamo una parte di noi che oggi, per abitudine, rischiamo di trascurare troppo.
La gentilezza sembra quasi una cosa straordinaria, e salutare una persona per strada potrebbe addirittura risultare offensivo… se solo ci fermassimo un secondo a pensare a quanto potente possa essere un sorriso sincero, una predisposizione attenta e autentica all’ascolto del prossimo cercando sempre il giusto punto d’incontro. Un dono, un regalo, sì, è roba materiale e alimenta per tanti il Natale consumista... solo se materia rimane! Perché poi abbiamo noi il potere di dargli il significato che sarà il VERO valore di quel dono. Il regalo è un veicolo che deve trasmettere la nostra voglia di far star bene chi lo riceve… qualsiasi cosa può essere un regalo di Natale se veicola questa intenzione. Altrimenti è solo vanità… l’oro… non lo sa di essere prezioso, lo abbiamo deciso noi.
Dunque noi possiamo decidere che la nostra telefonata, il nostro sorriso, un oggetto o qualsiasi altra cosa possano essere speciali a tal punto di venire promossi alla qualità di “regalo per far felice qualcuno”. E non c’è valore o gioiello che possa sostituirsi a questa parte…
Facciamo l’esempio di un appassionato di decorazioni Natalizie che addobba la casa a gran festa… un salotto dall’atmosfera calda che coccola l’anima. Come verrà usata quella stanza? Una vetrina da guardare come un quadro o un luogo dove accogliere la famiglia, gli amici con il chiaro messaggio “guarda che atmosfera ho preparato per accogliervi!”.
Quindi che si spenda nulla, un euro o un milione, un oggetto resta un oggetto… il valore sta nell’intenzione. Questi sono i valori su cui è fondato il Regno di Babbo Natale a Vetralla e il suo instancabile lavoro per trasmetterli lo hanno reso negli anni la nuova Luce del Natale contemporaneo.
Il Natale domani
In questo paragrafo ci saranno scritte le conseguenze delle decisioni che prenderemo da oggi in poi… è sempre tutto da scrivere, Natale compreso.
La buona notizia, come è stato per Scrooge, è che siamo ancora in tempo e basta orientare la nostra volontà in modo più buono e virtuoso per coltivare piante che in futuro daranno meravigliosi frutti.
La cattiva notizia è che è un lavoro che richiede grande forza di volontà, un lavoro che non può far nessuno al posto nostro… si inizia da ora… e ad ogni cambiamento interiore, vedrete come per magia corrispondere un cambiamento esteriore.
Ricordiamolo ancora, la Luce del Natale rende tutto più bello… anche se all’inizio possa sembrare una forzatura. Vanno solo mollate le nostre resistenze per tuffarci nella bellezza senza zavorre… Questo deve essere il nostro obiettivo costante, e perseverando, i risultati saranno sorprendenti. Serve solo il coraggio di sorridere anche quando la circostanza suggerisce l’esatto opposto.Ricordiamolo ancora, la Luce del Natale rende tutto più bello… anche se all’inizio possa sembrare una forzatura. Vanno solo mollate le nostre resistenze per tuffarci nella bellezza senza zavorre… Questo deve essere il nostro obiettivo costante, e perseverando, i risultati saranno sorprendenti. Serve solo il coraggio di sorridere anche quando la circostanza suggerisce l’esatto opposto.
Il vero significato del Natale
Insomma… questo benedetto Natale, cosa significa? Abbiamo fatto una lunga digressione su ciò che il Natale ha rappresentato e possa rappresentare per la società che lo vive, ma non abbiamo ancora neanche scalfito cosa veramente significhi. Ed eccolo lì, il significato del Natale che bello sornione ci guarda mentre viviamo, e se la ridacchia accogliendo a cuore e braccia aperte chiunque riesca ad alzare la testa ed accorgersi degli ovvi segnali che manda.
Il Natale è l’INIZIO… stop! Ma abbiamo capito la grandezza di quanto abbiamo appena detto e della immensa opportunità che ci prospetta? Charles Dickens lo aveva capito bene… il Natale ci insegna (specialmente a noi adulti) che l’inizio non è passato, ma è ciclico! Il Natale è la possibilità di tornare all’inizio e ricominciare proprio da lì, ogni volta che è Natale!
Pensate un attimo di poter tornare bambini… ma con la testa di oggi e le esperienze fatte! E riprendere a vivere da quello stato d’animo… facciamo finta che la vita fino ad oggi sia identica al viaggio di Ebenezer Scrooge e ci venga data la possibilità di tornare indietro. Probabilmente faremmo le stesse cose (impossibile), ma sarebbero vissute in modo TOTALMENTE DIVERSO perché se cambia lo stato coscienziale cambia il nostro comportamento… e se cambia il nostro comportamento, cambia tutto il resto! Dunque, il fatto che il Natale venga ogni anno, e che addirittura possa esserlo OGNI GIORNO, non vi fa venire in mente la possibilità di poter sempre contare su un nuovo inizio, forti e consapevoli delle esperienze fatte?
Natale è TORNARE ALL’INIZIO, bambini di tre anni con il vantaggio di non passare più per il trauma dell’adolescenza. Quando da adulti pensiamo che un bimbo sbagli “perché non capisce” oppure “sii felice adesso perché poi la Vita non è tutta rosa e fiori”… forse siamo noi ad aver perso qualche diottria.
Vivere il Natale tenendo conto di quanto detto fino ad ora, è l’opportunità di riaccendere nella vita tutti quei colori che pensiamo ormai confinati nel cassetto della Nostalgia. Non è il tempo che torna indietro… il tempo non c’entra nulla… è la nostra Luce che sarà liberata da tutte le strutture che ci abbiamo costruito sopra crescendo e che sfumerà ogni buio dentro e fuori di noi. Se quella Luce è accesa e splende… sarà Natale, ogni momento.
E vivremo da adulti con il vivido spirito di un bimbo anche attraverso i momenti più duri della vita… eccola qui, non sprechiamola.